In molte città italiane, acquistare una casa è diventata un’impresa ardua. Il divario tra stipendi e prezzi delle case si amplia, alimentando il mercato degli affitti brevi e mettendo in ombra le possibilità dei giovani di possedere un immobile.
Acquistare una casa in Italia è diventato un obiettivo sempre più complesso per molti. In media, sono necessari ben sei anni di salario per realizzare questo sogno. Tuttavia, queste statistiche celano differenze sostanziali legate alla locazione geografica. Un’analisi del Sole 24 Ore mette in luce che, nella Capitale, sono richiesti 13,7 lunghi anni di lavoro — quasi il doppio della media nazionale — per i lavoratori con uno stipendio medio annuo di 24.000 euro. Venezia e Firenze non si discostano di molto, con 159 e 151 mesi rispettivamente. A contrasto, città come Avellino e Caltanissetta risultano notevolmente più accessibili, con meno di tre anni e mezzo di stipendi necessari per l’acquisto.
Precipita il Potere d’Acquisto: Prezzi delle Case vs. Stipendi
Uno sguardo ai dati rivela il divario crescente tra l’aumento dei prezzi delle case e il ristagno degli stipendi. Secondo Scenari Immobiliari e i dati Istat, il prezzo di un appartamento di 60 metri quadrati in zone semicentrali ha subito un’ascesa vertiginosa del 7,3% negli ultimi cinque anni, mentre gli stipendi hanno arrancato con un incremento del solo 6%.
Cosa significa questo per chi cerca una casa? In parole povere, il sogno di una dimora personale diventa sempre più irraggiungibile, specialmente per i giovani adulti. Mario Breglia, di Scenari Immobiliari, osserva come in molti centri urbani l’acquisto per investimento anziché per residenza si sia intensificato, alimentato da crescenti interessi turistici e richieste nei pressi delle università.
Sfida ai Giovani: La Corsa contro i Prezzi
Le città italiane offrono un panorama in chiaroscuro: da una parte si trovano ambienti dove il costo della vita immobiliare si è impennato, elevando i costi d’acquisto sopra le possibilità economiche di molti. Venezia, con un incremento di ben 18 mensilità rispetto a cinque anni fa, seguita da Roma e Milano con 11 mensilità aggiuntive, pone una sfida visibile. Non sorprende dunque che compaiano Firenze, Como e Trento quale palcoscenico di aumenti simili. In questi contesti, molti giovani sono costretti a rivolgersi a forme di supporto familiare per colmare il divario finanziario. Istintivamente, si è portati a chiedersi: fino a quando questa tendenza potrà protrarsi?
Le Opportunità in Italia: dove si spende meno
Tuttavia, non tutti i capoluoghi italiani osservano una crescente difficoltà nel mercato immobiliare; difatti, 55 su 105 hanno reso l’acquisto di un’abitazione più accessibile nel tempo. Rieti spicca, permettendo oggi l’acquisto con 9,5 mensilità in meno rispetto al passato. L’aumento degli investimenti e una migrazione demografica hanno elevato i redditi medi, creando un contesto più favorevole. Non si discostano dalla tendenza positiva città come Lecce e Messina, con un calo medio delle mensilità richieste. In generale, le variazioni di prezzo nella maggior parte delle città si aggirano attorno ai 5 mesi, suggerendo una stabilità che in parte allevia le pressioni a lungo termine.