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Criptovalute: il piano di Trump divide il mercato

Criptovalute: il piano di Trump divide il mercato
Photo by sergeitokmakov – Pixabay
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Esperti accusano la strategia di essere solo un’etichetta per fondi già detenuti dallo Stato. Bitcoin reagisce con un netto calo di valore.

Criptovalute: il piano di Trump divide il mercato
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L’annuncio di Donald Trump sulla creazione di una “riserva strategica di Bitcoin” ha destato reazioni contrastanti, con il prezzo della criptovaluta che è crollato del 5,7% subito dopo la firma dell’ordine esecutivo. Questo articolo esplora le implicazioni e le percezioni di questa iniziativa.

Il concetto di Fort Knox Digitale

David Sacks, consigliere per l’Intelligenza Artificiale e le criptovalute alla Casa Bianca, chiarisce che la riserva di Bitcoin proposta sarà alimentata dalle criptovalute confiscate in procedimenti legali. In questo modo, “non graverà sui contribuenti americani”, afferma Sacks. Attualmente, il governo degli Stati Uniti detiene circa 200.000 Bitcoin, stimati in 17,5 miliardi di euro. L’intenzione è quella di mantenere questi fondi come una riserva sicura, simile a un “Fort Knox digitale” per il cosiddetto “oro digitale”. Inoltre, i segretari al Tesoro e al Commercio avranno il compito di sviluppare strategie di acquisizione di Bitcoin che siano neutre dal punto di vista del bilancio.

L’ordine su beni digitali firmato da Trump

L’ordine esecutivo, siglato il 6 marzo da Trump, introduce una riserva di asset digitali statunitensi, costituita da beni non solo Bitcoin, ma che includono quelli già in possesso del governo tramite confisca. Questo regolamento stabilisce che nuovi asset non verranno acquistati se non acquisiti attraverso processi penali o civili. Il Segretario del Tesoro potrà stabilire strategie di gestione, potenzialmente vendendo parte del digital stockpile. Le agenzie governative devono inoltre fornire un resoconto completo dei beni digitali in loro possesso, promuovendo una gestione responsabile e strategica delle risorse digitali sotto il controllo federale.

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Reazioni e critiche dalla comunità delle criptovalute

L’annuncio di Trump è stato accolto con scetticismo e critiche nel mondo delle criptovalute. Charles Edwards, fondatore di Capriole Investments, ha descritto la mossa come “un esito insoddisfacente e deludente”. Secondo Edwards, l’iniziativa di non procedere ad acquisti attivi appare come una mossa simbolica, priva di sostanza reale, definendola semplicemente un’etichetta per le riserve di Bitcoin già esistenti. La comunità delle criptovalute sembra interpretare l’iniziativa come un espediente privo di valore aggiunto effettivo per il mercato.