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Musk all’attacco: vuole prendersi anche OpenAI

Musk all’attacco: vuole prendersi anche OpenAI
Photo by Jernej Furman from Slovenia – Openverse
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In un’incalzante sfida tra due dei più brillanti imprenditori tech del nostro tempo, Elon Musk si è confrontato con Sam Altman su un terreno già fin troppo familiare. Con la sua solita audacia, Musk ha cercato di acquisire OpenAI con un’offerta astronomica. Tuttavia, la scena si è trasformata in una vera e propria battaglia di intelligenze e strategie, dove nessuno dei due intende cedere.

Musk all’attacco: vuole prendersi anche OpenAI
Photo by 3dalliance – Pixabay

Sam Altman, il leader indiscusso di OpenAI, ha respinto con fermezza l’offerta di Musk, dimostrando ancora una volta di saper giocare nella Silicon Valley seguendo le sue regole. Ma chi uscirà vincitore da questa contesa?

Il Gran Rifiuto di Altman

Sam Altman, forte della sua visione e determinazione, ha risposto al tentativo di Musk di rilevare OpenAI con un tweet pungente:

No, grazie, ma se volete compriamo Twitter per 9,74 miliardi di dollari.

La replica non soltanto diminuisce l’offerta di Musk, ma richiama alla mente il prezzo elevato da lui pagato per acquisire Twitter. Un acquisto avvenuto nel 2022 per 44 miliardi di dollari; oggi, invece, il valore di Twitter è crollato a circa 19 miliardi, con una considerevole riduzione degli introiti pubblicitari e degli utenti attivi.

Questa ironia non sfugge a chi segue le manovre di Musk, che sembrano talvolta più mosse dalla frustrazione che da calcoli strategici. Altman non si è lasciato intimidire e ha difeso la sua posizione con decisione, evitando di lasciare a Musk alcuna opportunità di manovra.

OpenAI: Un Complesso Intrico di Potere

Musk all’attacco: vuole prendersi anche OpenAI
Photo by Jernej Furman from Slovenia – Openverse

Elon Musk ha un occhio attento per individuare le vulnerabilità e si è concentrato sulla complicata struttura di potere di OpenAI. Sebbene l’organizzazione non-profit che supervisiona l’azienda abbia solo una manciata di dipendenti e risorse limitate, controlla un colosso valutato a 300 miliardi di dollari. Musk è consapevole dello squilibrio tra controllo e capitale e ha cercato di capitalizzare su questa dissonanza.

Tuttavia, Sam Altman non è disposto a mollare. Ha rafforzato il controllo su OpenAI, aiutato da alleati fidati, e sta lavorando per trasformare l’entità in una società for-profit ambiziosa. Con un piano da 500 miliardi di dollari per l’investimento nelle infrastrutture IA, Altman guida l’iniziativa Stargate, che si propone di scrivere il futuro dell’intelligenza artificiale. Queste mosse non hanno solo reso più solida la sua posizione, ma hanno anche scoraggiato Musk dal portare avanti l’offensiva.

Perché la Politica Guarda con Sospetto Musk

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Photo by Michael Vadon – Openverse

Dietro i mille volti di Elon Musk si cela l’ambizione di influenzare profondamente non solo il mondo tecnologico, ma anche quello politico. Nonostante i sorrisi pubblici con il presidente Trump, il dietro le quinte racconta una storia di tensioni crescenti. Alcuni membri dell’amministrazione americana vedono con sospetto il crescente potere di Musk nel contesto governativo.

I suoi contributi significativi alle campagne politiche e il nuovo Dipartimento per l’efficienza del governo, concepito per facilitare l’ingresso dei suoi uomini nelle agenzie federali, stanno sollevando interrogativi. Alcuni consiglieri repubblicani iniziano a chiedersi quanto sia saggia questa influenza senza freni. “Chi controlla Musk?” si domandano. Questo quesito risuona più forte che mai tra le mura della Casa Bianca, mentre si cerca di valutare se e come porre un limite alla sua portata.