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Tim e Governo: fallito l’accordo sul rimborso

Tim e Governo: fallito l’accordo sul rimborso
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Con il governo che chiede la sospensione del pagamento in attesa del verdetto nel 2026, cosa riserva il futuro economico per Tim?

Tim e Governo: fallito l’accordo sul rimborso
Photo by Ralphs_Fotos – Pixabay

Non c’è pace tra Tim e il governo, che non sono riusciti a raggiungere un’intesa per il rimborso di oltre un miliardo di euro legato al canone concessorio del 1998. La scadenza per un accordo era fissata per oggi, 20 gennaio, ma nulla di fatto è stato ottenuto. Il giudice della Corte d’Appello di Roma si riserva la decisione finale, prevista nei prossimi giorni.

L’accordo mancato

Una trattativa sterile si è conclusa senza che venisse trovata una soluzione condivisa tra Tim e il governo italiano. Il tribunale aveva inizialmente concesso tempo alle parti fino ad oggi per evitare che il caso giudiziario avanzasse ulteriormente. Infatti, in ballo c’è la richiesta di sospensiva del pagamento fatta da Palazzo Chigi, in attesa che la Corte di Cassazione si pronunci sul ricorso. Malgrado le speranze di giungere a un accordo, il giudice ora si appresta a decidere in autonomia, con la stampa che prevede un verdetto a breve termine. In questo contesto, la prospettiva di riavviare il pagamento dei dividendi per Tim dipende in gran parte dall’esito di questo contenzioso.

Un nodo dietro all’altro

Tutto è iniziato la scorsa primavera, quando una sentenza della Corte d’Appello di Roma ha riacceso un capitolo che si credeva ormai chiuso. Secondo il verdetto, il canone concessorio richiesto per l’anno successivo alla liberalizzazione del settore è stato giudicato illegale, sfavorevole sia per la società che per la Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Questo ha portato a un ordine di restituzione che ha sorpreso tutti. Tuttavia, il governo ha deciso di ricorrere in Cassazione, contestando la sentenza. Con un esito previsto non prima del 2026, il governo ha nel frattempo chiesto che il pagamento sia sospeso fino a una decisione definitiva. Questo nodo, che sembra sempre più difficile da sciogliere, pone interrogativi sul futuro economico di Tim e sui suoi piani di dividendi.

Tim e Governo: fallito l’accordo sul rimborso
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Prospettive e conseguenze

La somma in questione, composta da 529 milioni di euro più gli interessi creati e la rivalutazione accumulata nell’arco di oltre 25 anni, rappresenta un potenziale punto di svolta per il destino finanziario di Tim. Se la restituzione dovesse avvenire, potrebbe significare un importante influsso di liquidità per l’azienda. Questo potrebbe aprire le porte a nuove strategie di distribuzione dei dividendi, magari già entro l’anno. Tuttavia, in assenza di un accordo o di decisioni immediate da parte della giustizia, Tim e i suoi azionisti restano in una sorta di limbo. Le conseguenze di questi ritardi potrebbero estendersi al di là delle dinamiche aziendali, influenzando la fiducia degli investitori e il clima generale del mercato delle telecomunicazioni in Italia.

La questione porta ancora molti a chiedersi: quanto a lungo potrà reggere Tim questa incertezza? E quali saranno le reali ripercussioni di una simile contesa legale?