Home » Economia » Trump ha deciso: niente più monetine

Trump ha deciso: niente più monetine

Trump ha deciso: niente più monetine
Photo by cpastrick – Pixabay
Lettura: 3 minuti

Malgrado le sue numerose imprese politiche globali, Donald Trump concentra la sua attenzione anche sull’eliminazione degli sprechi quotidiani.

Trump ha deciso: niente più monetine
Photo by cpastrick – Pixabay

In un clima di politica internazionale tumultuosa, tra negoziati di pace e tensioni geopolitiche, il presidente degli Stati Uniti non si lascia sfuggire l’occasione di affrontare ciò che vede come piccoli ma significativi sprechi. Tra questi, Trump ha messo nel mirino niente meno che il penny, la più antica delle monete americane, nata addirittura nel 1793 insieme al dollaro.

L’attacco direttamente al Penny

In un annuncio sorprendente sul suo social Truth, Trump ha richiesto al Tesoro americano di fermare la produzione del penny, definendola uno “spreco”. Con un costo di conio superiore al suo valore nominale, il penny è diventato il simbolo perfetto per questa crociata contro gli sprechi, un tema di cui Trump ha fatto il suo vessillo con dichiarazioni come “Liberiamoci degli sprechi, anche se un penny alla volta”. Tuttavia, sorge un dubbio: ha davvero l’autorità per fermare la produzione di questa moneta? Sebbene il Tesoro possa produrre le monete, è il Congresso a detenere il potere di autorizzarne il conio. Nonostante ciò, l’affermazione di Trump non è priva di fondamento. Da anni, molti esperti sostengono che il costo di produzione del penny — un significativo 3,69 centesimi per unità — supera di gran lunga il suo valore facciale, causando una perdita netta di 2,69 centesimi per ogni moneta prodotta.

Resistenze e sentimentalismi

Nonostante la razionalità economica dell’eliminazione, l’opposizione resta robusta. L’American for Common Cents avverte che abolire il penny potrebbe non portare il risparmio sperato. Anzi, la sua assenza potrebbe costringere i commercianti ad arrotondare i prezzi che terminano in 99 centesimi, risultando in una sorta di tassa invisibile per i consumatori. Alla radice di questa ostinata resistenza, secondo alcuni esperti, c’è un legame sentimentale profondo e radicato. Esattamente come Zio Paperone conservava la sua “Numero Uno” per il valore affettivo anziché economico, anche molte persone si affezionano a queste piccole monete di rame, vedendole come un simbolo della tradizione e del passato economico degli Stati Uniti.

Trump ha deciso: niente più monetine
Photo by Alexis – Pixabay

Il futuro del Penny: relitto o ricordo?

Il destino del penny sembra incerto e malinconico. È probabile che, indipendentemente dalle pressioni economiche e politiche, esso verrà un giorno abbandonato, relegandolo al regno dei ricordi senza valore. Ma il suo viaggio verso l’oblio sarà probabilmente lungo e pieno di resistenze, mentre nostalgici e conservatori si aggrappano alla sua immagine in miniatura di Abraham Lincoln. Tuttavia, la questione include anche riflessioni più profonde sulla nostra capacità di lasciar andare ciò che non è più necessario. Alla fine, il penny potrebbe diventare un simbolo di come le società si evolvono, lasciando dietro di sé ciò che non riesce più a tenerle al passo con il futuro.