L’Agenzia delle Entrate conferma il Superbonus a fondo perduto per le famiglie indigenti. Come accedere, chi potrà fare richiesta, requisiti.
Il tanto discusso Superbonus trova nuova linfa vitale, grazie all’approvazione del contributo a fondo perduto al 100% anche per quest’anno. La notizia porta sollievo e certezza ai contribuenti impegnati in ristrutturazioni detraibili al 70%, usufruendo così di un’opportunità che pareva sfumare.
Gli alti e bassi delle percentuali del Superbonus, scese dal generoso 110% e 90% a un meno entusiasmante 70%, hanno provocato scuotimenti tra i contribuenti. Chi si è avventurato nella ristrutturazione con aspettative iniziali più favorevoli, adesso può tirare un sospiro di sollievo. Con l’istituzione del Superbonus a fondo perduto, pensato per agevolare le famiglie con redditi modesti, chi non riusciva a far fronte alle spese potrà ora guardare al futuro con più serenità.
Superbonus a fondo perduto confermato: un aiuto fondamentale
A lungo attesa, la conferma dell’estensione del Superbonus a fondo perduto è finalmente giunta dall’Agenzia delle Entrate. Con la cospicua somma di 16,4 milioni di euro a disposizione, è stato possibile superare addirittura l’ammontare delle richieste pervenute. Tuttavia, questo intervento esclude il 2025, evidenziando l’urgenza di avvalersene al più presto. Coloro che possono godere di questo contributo, noto anche come Fondo Indigenti, sono descritti nell’ultimo D.L. 212/2023.
In tale documento vengono dettagliati i criteri di accesso:
- aver effettuato pagamenti per spese detraibili al 70% entro il periodo stabilito
- completato almeno il 60% dei lavori entro la fine del 2023
- aver predisposto le necessarie asseverazioni per sconti o cessioni di credito.
Chi può beneficiarne
Gli ambiti di applicazione del Superbonus a fondo perduto sono stati delineati per supportare concretamente le famiglie con redditi bassi, ridisegnando così il panorama delle agevolazioni edilizie. Il Fondo si rivolge principalmente a chi ha intrapreso lavori di ristrutturazione quando le detrazioni erano più alte e ora si trova a fronteggiare una riduzione inattesa.
Una volta presentate le domande, l’Agenzia delle Entrate avrà il compito di calcolare l’importo del sussidio basandosi sia sulle risorse disponibili che sulla quantità delle richieste. Per fortuna, la combinazione favorevole di domanda e offerta ha permesso all’agenzia di confermare il supporto senza ulteriori sorprese.
Tempistica e modalità: il tempo stringe
L’opportunità di usufruire del Superbonus a fondo perduto al 100% non si ripresenterà nel 2025, facendo sì che la tempestività divenga un fattore cruciale. Il provvedimento n. 411551 del 29 novembre precisa che soltanto coloro che hanno inoltrato la domanda entro il 31 ottobre 2024 e optato per lo sconto in fattura o la cessione del credito saranno assistiti. Inoltre, è determinante che i lavori abbiano raggiunto il 60% di avanzamento entro la fine del 2023.
L’accredito del contributo avverrà direttamente sul conto corrente dei beneficiari, focalizzandosi principalmente sulle comunità abitative più piccole, come condomini e edifici plurifamiliari. Così, con l’ora che corre impietosa, i potenziali beneficiari sono spronati a cogliere quanto prima questa imperdibile occasione.