Il nuovo sistema fiscale ha ridotto le disuguaglianze, ma alcune famiglie hanno perso fino a 2.600 euro all’anno.

La recente riforma fiscale, introdotta nel 2024, ha portato a significativi cambiamenti in Italia. Grazie alla redistribuzione delle aliquote IRPEF e ai nuovi bonus stipendiali, molte famiglie hanno visto un aumento del reddito. Tuttavia, queste modifiche hanno anche comportato delle sfide per alcune delle famiglie meno abbienti. Analizziamo più a fondo gli effetti di queste misure.
Cambiamenti fiscali e aumento del reddito familiare
La riforma dell’IRPEF ha avuto un impatto positivo per 11,8 milioni di famiglie italiane. Questo cambiamento sostanziale ha portato a un incremento medio del reddito di 586 euro annui per chi beneficia del taglio del cuneo fiscale o del bonus per le madri lavoratrici. Con il passaggio da quattro a tre aliquote, molte famiglie non riceventi i bonus stipendiali hanno comunque beneficiato, ottenendo un guadagno medio di 251 euro annui. I dati, forniti dall’ISTAT nel marzo 2025, evidenziano come queste modifiche abbiano aumentato il potere d’acquisto per una parte considerevole della popolazione.
Chi ha perso e chi ha guadagnato
Mentre il 45% delle famiglie ha visto crescere il proprio reddito disponibile, circa 300.000 famiglie hanno invece subito una diminuzione media di 426 euro. Questa perdita è principalmente legata alla fine del bonus IRPEF nel trattamento integrativo in busta paga. È interessante notare come le famiglie più ricche abbiano ottenuto i maggiori benefici in termini assoluti, con incrementi di reddito rispettivamente di 720 e 866 euro per i penultimi e ultimi quinti della popolazione. Tuttavia, in termini relativi, le famiglie nei quintili più poveri hanno visto un incremento più significativo.

L’impatto del taglio al reddito di cittadinanza
Nonostante gli effetti positivi delle riforme fiscali, la revoca del reddito di cittadinanza ha avuto un impatto negativo su molte famiglie a basso reddito. La transizione all’assegno di inclusione ha ridotto i redditi disponibili per circa 850.000 famiglie, con perdite medie annue di circa 2.600 euro. Di queste, 620.000 famiglie hanno completamente perso il beneficio. Il passaggio dal reddito di cittadinanza a nuovi strumenti di supporto ha generato effetti contrastanti: mentre circa 400.000 famiglie non hanno visto cambiamenti significativi nel loro reddito, un piccolo gruppo di 100.000 famiglie ha beneficiato di un incremento medio di 1.200 euro, dovuto principalmente a un diverso trattamento dei componenti disabili del nucleo familiare.
Un bilancio delle modifiche reddituali
Nel complesso, le politiche fiscali del 2024 hanno leggermente ridotto le disuguaglianze in Italia, passando da un indice del 30,25 al 30,40 per cento. Tuttavia, l’abolizione del reddito di cittadinanza ha penalizzato molte famiglie in condizioni economiche critiche, dimostrando che le riforme, sebbene orientate a migliorare la distribuzione del reddito, devono essere attentamente bilanciate per evitare conseguenze indesiderate sulle fasce più vulnerabili della popolazione.