L’assegno sociale può salire fino a 739,83 euro mensili per i pensionati over 70 con redditi bassi. Scopri i dettagli.

Il calcolo della pensione è un argomento complesso, spesso oscuro e articolato. Numerosi elementi devono essere presi in considerazione per determinare correttamente il proprio diritto al pensionamento.
Fattori da considerare: età, contributi e sistema previdenziale
Per coloro che stanno pianificando il proprio pensionamento, è essenziale valutare diversi aspetti: l’età pensionabile, il numero di anni di contributi versati, l’importo stimato dell’assegno previdenziale, e non da meno, il sistema previdenziale in vigore. Questi elementi sono soggetti a costanti modifiche legislative che possono influenzare significativamente sia il calcolo della pensione sia il momento effettivo dell’uscita dal lavoro.
La chiave per pianificare efficacemente la pensione è un’attenta analisi di tutte le opzioni disponibili, valutando di volta in volta quella che risulta più vantaggiosa.
Nuove opportunità per il ricalcolo della pensione
Con l’avvicinarsi del 2025, sorge spontanea una domanda: chi potrà andare in pensione, e quali saranno le novità che potrebbero consentire un ricalcolo dell’assegno pensionistico per chi raggiunge i 67 anni d’età?
Tra le soluzioni più interessanti figura la possibilità di escludere dal calcolo della pensione i periodi contributivi degli ultimi cinque anni di lavoro, se questi risultano essere stati meno remunerativi. Questo processo, conosciuto come “neutralizzazione dei contributi”, consente di incrementare l’importo finale dell’assegno. Recentemente, una sentenza della Cassazione (n. 30803/2024) ha fissato che anche i pensionati che hanno già compiuto 67 anni possono richiedere il ricalcolo dell’assegno.
Pensione anticipata: strategie per lasciare il lavoro tre anni prima
Un’altra opzione per anticipare il ritiro dal lavoro di tre anni è rappresentata dalla cosiddetta “pace contributiva”. Questo strumento permette di riscattare fino a cinque anni di periodi privi di contribuzione per coloro che non avevano contributi prima del 1° gennaio 1996, previo pagamento di un corrispettivo. Inoltre, i lavoratori che rientrano nel sistema contributivo possono accedere alla pensione anticipata già a 64 anni, con almeno 20 anni di contributi, raggiungendo però un minimo pensionistico di tre volte l’assegno sociale (con variazioni per le donne con figli).

Un futuro oltre i 70 Anni: maggiorazioni previdenziali
Per i più anziani, ci sono delle maggiorazioni sociali che possono aumentare l’importo della pensione. Queste maggiorazioni sono particolarmente significative per chi ha superato i 70 anni. Ad esempio, nel 2025, l’assegno sociale è fissato a 538,68 euro mensili per 13 mensilità, che possono salire a 739,83 euro per chi ha più di 70 anni, a condizione che il reddito del pensionato rientri entro certi limiti.
La pianificazione pensionistica è un viaggio che richiede attenzione ai dettagli e aggiornata consapevolezza delle leggi vigenti. Prepararsi al meglio per il proprio futuro finanziario significa comprendere appieno tutte le possibilità a disposizione e sfruttarle al massimo.