Il nuovo bonus agevola le famiglie con bambini nati dopo il 2023. Pagamenti fino a 327,27 euro al mese con domanda online.
Un nuovo scenario per le famiglie italiane si apre con il Bonus Asilo Nido 2025, un contributo economico riformulato per sostenere le spese delle rette scolastiche fino a un massimo di 3.600 euro. Importanti modifiche rendono ora accessibile questa agevolazione a un numero maggiore di famiglie, semplificando i requisiti rispetto al passato.
Il Bonus Nido: cresce il sostegno economico alle famiglie
I recenti cambi nella normativa del Bonus Asilo Nido derivano dalla Legge di Bilancio 2025, che porta delle significative innovazioni rispetto agli anni precedenti. Anziché il plafond ristretto del passato, la maggiorazione introdotta con la Manovra del 2024 ora permette un rimborso annuale fino a 3.600 euro, purché soddisfatti precisi requisiti. Per richiedere l’importo massimo, i genitori devono esibire un ISEE non superiore a 40.000 euro e fare domanda per figli nati dopo il 31 dicembre 2023. Per le altre famiglie, l’importo massimo rimane fissato a 3.000 euro per undici mensilità.
ISEE e rimborsi massimi: dettagli del calcolo
La riformulazione delle soglie dell’ISEE gioca un ruolo cruciale nel determinare l’ammontare del bonus a cui le famiglie hanno diritto. L’importo massimo del contributo è strutturato sulla base di differenti fasce di reddito e la data di nascita dei bambini. Coloro che hanno un ISEE fino a 25.000 euro possono ricevere un rimborso fino a 3.000 euro, con un pagamento mensile di 272,73 euro per 11 mesi. Per redditi tra 25.001 e 40.000 euro, il contributo massimo è di 2.500 euro, con rate mensili da 227,27 euro. Infine, oltre i 40.000 euro di ISEE, il bonus si riduce a 1.500 euro, corrispondendo a 136,37 euro mensili. Una speciale menzione per i bambini nati dopo il 31 dicembre 2023 con un ISEE al di sotto dei 40.000 euro, che accedono al massimo di 3.600 euro, pari a 327,27 euro mensili.
Procedura di richiesta: tempistiche e modalità
Per ottenere il Bonus Asilo Nido, i genitori possono avvalersi della piattaforma online dell’INPS. Di solito, l’onere della documentazione inizia a febbraio, consentendo di procedere con la presentazione della domanda fino alla fine dell’anno. Una volta iscritta la domanda, vi è la possibilità di caricare le ricevute di pagamento delle rette su base mensile, con l’obbligo, per esempio, per il 2024, di completare tale operazione entro il 31 luglio 2025. La carica delle fatture è essenziale, poiché sblocca il versamento del rimborso da parte dell’INPS, che generalmente avviene circa un mese dopo l’inserimento. Considerando che il bonus segue l’anno solare, per l’intero svolgimento di un anno scolastico, occorre presentare due richieste separate, prestando attenzione ad eventuali aggiornamenti normativi.