Scopri le fasce orarie aggiornate per le visite fiscali dei dipendenti pubblici e come queste si allineano agli standard del settore privato.
Le fasce di reperibilità per le visite fiscali, che coinvolgono i dipendenti pubblici costretti a casa per malattia, subiscono importanti modifiche nel 2025. Queste variazioni rappresentano un allineamento rispetto agli orari già in vigore nel settore privato, assicurando così una maggiore uniformità nelle procedure di controllo dell’INPS. Questo aggiornamento deriva da una decisione del TAR del Lazio, recepita dall’ente previdenziale, che ha modificato gli orari sulla base del messaggio n. 4640/2023.
Orari di reperibilità: Un’uniformità attesa
Dal 2024, coloro che operano nella pubblica amministrazione devono essere disponibili per le visite mediche durante specifici blocchi orari: il mattino dalle 10:00 alle 12:00 e il pomeriggio dalle 17:00 alle 19:00. Questi orari di reperibilità, in vigore ogni giorno dell’anno, inclusi fine settimana e giorni festivi, sono stati uniformati a quelli del settore privato. Così facendo, anche i lavoratori statali devono attenersi a questi nuovi standard. La normativa impone la presenza obbligatoria durante le fasce di controllo in caso di malattia, con l’obiettivo di permettere ai medici dell’INPS di verificare e monitorare lo stato di salute del dipendente. L’intento è garantire che il lavoratore continui a ricevere l’indennità di malattia senza interruzioni.
Esoneri e procedure di modifica dell’indirizzo
Naturalmente, l’obbligo di reperibilità non è senza eccezioni. Alcuni dipendenti pubblici possono beneficiare di specifici casi di esonero che consentono loro di allontanarsi dal domicilio indicato, anche durante le fasce orarie prestabilite. Queste deroghe, tuttavia, devono essere giustificate e approvate attraverso apposite procedure. Inoltre, se un lavoratore decide di cambiare il luogo di reperibilità, deve tempestivamente avvisare la sua amministrazione. Quest’ultima sarà incaricata di notificare all’INPS la nuova località, assicurando così che eventuali visite di controllo possano avvenire senza problematiche legate all’assenza del dipendente. Mantenere una comunicazione efficiente e trasparente evita spiacevoli inconvenienti e sanzioni.
Continuità e modifiche Legislative
Le modifiche alle fasce orarie rappresentano anche una significativa riduzione del numero di ore in cui i lavoratori devono essere reperibili, passando da sette a quattro ore complessive giornaliere. Questa misura trova le sue radici nel decreto Madia-Poletti, che prevedeva inizialmente delle distinzioni tra pubblico e privato, ritenute poi incostituzionali e quindi riformulate. Le procedure, tuttavia, rimangono in linea con le normative precedenti per quanto riguarda l’invio del certificato di malattia e l’organizzazione delle visite da parte dell’INPS. La conformità alle nuove regole assicura non solo il rispetto delle leggi vigenti ma anche il corretto supporto economico per tutto il periodo di malattia.