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Guida alle agevolazioni auto con legge 104

Guida alle agevolazioni auto con legge 104
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Scopri come le agevolazioni fiscali della Legge 104 possono rendere più accessibile l’acquisto di un veicolo per le persone con disabilità.

Guida alle agevolazioni auto con legge 104
Photo by BeatriceBB – Pixabay

La memoria vacilla? Come dice Tananai: “Non mi ricordo dove ho parcheggiato la mia macchina distrutta”. La frenesia quotidiana costringe spesso le persone a dimenticare dove sia l’auto, un mezzo indispensabile per spostarsi agilmente ovunque, ma che porta con sé oneri economici significativi. Non tutti, infatti, possono permettersi di affrontare l’acquisto di una vettura, una rinuncia che per chi è affetto da disabilità può risultare particolarmente penalizzante. In questi casi, le agevolazioni contemplate dalla Legge 104 intervengono a favore di chi necessita di un’auto, consentendo a disabili e loro famiglie di usufruire di benefici fiscali che riducono il peso economico, rendendo il possesso di una vettura quasi gratuito.

Agevolazioni per i titoli della legge 104 nell’acquisto di veicoli

Chi gode dei benefici della Legge 104 può accedere a diverse agevolazioni fiscali quando si tratta di acquistare un’auto. Tra queste spiccano l’esenzione dal bollo auto, una detrazione del 19% sulla dichiarazione dei redditi e l’applicazione di un’IVA ridotta al 4%, invece del consueto 22%. Questi vantaggi però valgono solo per un veicolo, destinato principalmente all’uso del disabile stesso e dei suoi assistenti, ovvero i familiari che quotidianamente si occupano di lui. È essenziale che l’auto venga adoperata principalmente per supportare le esigenze della persona con disabilità. Tuttavia, ci sono delle eccezioni che permettono di acquistare un secondo veicolo continuando a godere degli stessi vantaggi, ma solo a determinate condizioni. Ad esempio, persone con gravi limitazioni nella mobilità, non udenti o ciechi totali, possono beneficiare di sgravi fiscali anche per il secondo veicolo, a patto che siano rispettati specifici requisiti.

Quando è possibile avere agevolazioni su una seconda auto?

L’ottenimento delle agevolazioni per l’acquisto di una seconda auto non è automatico: devono essere trascorsi almeno quattro anni dall’acquisto del primo mezzo. In questo arco di tempo, non si ha diritto a ulteriori esenzioni, tranne nei casi di demolizione o furto dell’auto. Inoltre, se la persona con disabilità è fiscalmente a carico di un familiare, questi può beneficiare delle agevolazioni solo se rispetta determinati limiti di reddito. Come riportato sul sito dell’Agenzia delle Entrate: “Per essere considerato ‘fiscalmente a carico’, il disabile deve avere un reddito complessivo annuo non superiore a 2.840,51 euro (o 4.000 euro dal 1° gennaio 2019, per i figli di età non superiore a 24 anni). Nel calcolare questo limite non devono essere inclusi i redditi esenti, come le pensioni sociali, le indennità di accompagnamento, e altri assegni destinati a ciechi, sordi e invalidi civili. Superando la soglia di reddito, le agevolazioni spettano direttamente al disabile, il quale deve intestare a sé i documenti di spesa per poterle sfruttare.”

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Photo by AbsolutVision – Pixabay

Chi beneficia di agevolazioni sulla base della gravità della disabilità

Non tutte le persone in possesso della Legge 104 possono acquistare una seconda auto con agevolazioni fiscali. Solo coloro che affrontano situazioni di disabilità particolarmente gravi, come i non udenti o chi è affetto da cecità totale, nonché coloro che hanno gravi difficoltà motorie, possono accedere a tali benefici per un secondo veicolo. Questo privilegio è concesso solo se le condizioni di gravità sono riconosciute ufficialmente e se, tramite la documentazione appropriata, si dimostra che il veicolo è indispensabile per la mobilità del disabile. L’analisi della gravità della disabilità è, quindi, fondamentale per permettere un’interpretazione corretta delle normative e garantire il giusto riconoscimento ai soggetti svantaggiati. Queste agevolazioni offrono un supporto indispensabile ai disabili e alle loro famiglie, sottolineando l’importanza di garantire una mobilità adeguata anche a chi, per condizioni di salute, è più vulnerabile.