Il bonus prevede 1,4 miliardi di fondi per favorire l’occupazione giovanile. Via libera della Commissione Europea per l’attuazione.

In un’importante novità normativa, i Ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, e dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, hanno unito le forze per approvare un decreto attuativo che introduce significativi vantaggi per l’assunzione di under 35. Un’azione che rappresenta un tassello chiave del Decreto Coesione.
La nuova iniziativa mira a incentivare l’occupazione giovanile offrendo vantaggi fiscali ai datori di lavoro disposti ad assumere in maniera stabile giovani mai impiegati a tempo indeterminato.
Un esame del bonus per i giovani
Il “bonus giovani” si rivolge ai datori di lavoro del settore privato che scelgono di stabilizzare i contratti di lavoro dei giovani, passando da contratti a termine a contratti permanenti. Questo programma assicura fino a 24 mesi di esenzione dai contributi previdenziali, per un valore massimo di 500 euro mensili per ogni dipendente. Un ulteriore incremento è previsto se l’assunzione avviene in regioni specifiche come Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, dove l’esenzione può arrivare fino a 650 euro al mese.
È importante sottolineare che il beneficio è ristretto ai datori di lavoro che non abbiano effettuato licenziamenti per giustificato motivo oggettivo o licenziamenti collettivi nei sei mesi precedenti l’assunzione. Sebbene il bonus non sia cumulabile con altri esoneri contributivi, è compatibile con la maxi-deduzione per nuove assunzioni prevista dalla riforma fiscale Irpef del D.Lgs. n. 216/2023.
Impegno finanziario e condizioni
Il sostegno finanziario per il programma è notevole: ben 1,429 miliardi di euro sono stati allocati nell’ambito del Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027. L’attivazione delle misure si basava sull’approvazione da parte della Commissione Europea, come stabilito da organi regolatori UE. Il parere positivo è stato ufficialmente comunicato il 31 gennaio, segnalando l’approvazione necessaria per l’implementazione del decreto. In seguito, il decreto è sottoposto alla valutazione degli organi di controllo competenti.

Un passo in avanti per l’occupazione giovanile
Questo incentivo si propone come uno strumento di cambiamento per il mercato del lavoro italiano, mettendo al centro la necessità di promuovere stabilità occupazionale tra le nuove generazioni. Puntare sui giovani significa investire nel futuro economico del Paese, migliorando la competitività e la resilienza del mercato del lavoro nazionale. Con il sostegno economico già assicurato e la cornice normativa delineata, l’attenzione ora si concentra sull’applicazione efficace di queste misure a livello locale.