La nuova manovra conferma le condizioni per Opzione Donna, includendo modifiche nell’età e requisiti per le lavoratrici in difficoltà.
La Legge di Bilancio 2025 ribadisce il sostegno a Opzione Donna, offrendo alle lavoratrici idonee la possibilità di pensionarsi anticipatamente.
La nuova finanziaria assicura una continuità nelle regole che disciplinano l’accesso anticipato alla pensione per le donne. Nonostante le auspicabili modifiche, l’accesso rimane limitato a specifiche categorie: lavoratrici con almeno 61 anni e 35 di contributi, confermando così le restrizioni aggiunte quest’anno.
I Requisiti per Accedere alla Pensione Anticipata nel 2025
Quali novità introduce Opzione Donna nel 2025? Nonostante le attese, il disegno della Legge di Bilancio, in discussione alla Camera, ripropone le misure attuali senza variazioni significative. Pertanto, nel 2025, l’anticipo pensionistico Opzione Donna resterà accessibile alle lavoratrici che, entro fine dicembre 2024, soddisfano i requisiti di almeno 61 anni d’età e 35 anni di contributi.
L’aumento dell’età minima a 61 anni, stabilito dalla Manovra del 2024, resta dunque confermato. Questa modifica ha ridotto il numero di donne che possono sfruttare questo strumento. Tuttavia, età e contributi, seppur essenziali, non sono gli unici criteri validi per ottenere il beneficio. La Legge di Bilancio 2023 specifica infatti che la misura è riservata esclusivamente a donne che rientrano in determinati profili:
- Dipendenti o licenziate da aziende coinvolte in crisi aziendali;
- Donne con una riduzione della capacità lavorativa riconosciuta, pari o superiore al 74%;
- Caregiver di disabili conviventi, assistiti da almeno sei mesi.
Queste condizioni devono essere verificate al momento della presentazione della domanda.
Riduzione dell’Età Pensionabile e Flessibilità Temporali
Il disegno di legge proposito per il 2025 prosegue nel solco delle normative già approvate, confermando integralmente quanto disposto dall’articolo 16 del DL n. 4/2019. Più nello specifico, si evidenzia la possibilità di riduzione dell’età pensionabile in presenza di figli: è prevista una diminuzione di un anno con un figlio e di due anni con due o più figli. Per le donne licenziate o impiegate in aziende al centro di una crisi aziendale, l’età pensionistica scende addirittura a 59 anni, indipendentemente dai figli.
Un altro aspetto che rimane invariato riguarda le cosiddette finestre mobili. Queste indicano il periodo che deve trascorrere tra l’avere diritto alla pensione e ricevere effettivamente il primo assegno. Come stabilito dalla legge vigente, il pensionamento anticipato avrà luogo:
- 12 mesi dopo per le lavoratrici dipendenti;
- 18 mesi dopo per le lavoratrici autonome.
La pensione anticipata è accessibile anche dopo la prima finestra utile, purché i requisiti siano rispettati entro il 31 dicembre 2024 e a patto che le condizioni richieste siano soddisfatte al momento della domanda.
Conferme e Occasioni per il Futuro
Opzione Donna, con i suoi criteri stringenti, continua a rappresentare un’importante opportunità per numerose lavoratrici italiane, malgrado le sue misure restrittive. La Legge di Bilancio 2025 non solo ribadisce la stessa disciplina normativa già prevista, ma è anche una testimonianza di come il sistema italiano cerchi di sostenere alcune categorie di donne lavoratrici in momenti delicati della loro vita.
Mentre il dibattito politico attorno alla riforma della pensione rimane acceso, le conferme della nuova legge sottolineano un impegno costante verso quegli strumenti che cercano di bilanciare equità e sostenibilità nel lungo termine. Le lavoratrici che vantano una soglia contributiva adeguata e appartengono alle categorie riconosciute, possono guardare al 2025 con una certezza in più nel loro futuro previdenziale.
Continueranno a essere monitorate le possibilità per ampliare e migliorare ulteriormente questo strumento, alla luce delle future dinamiche economiche e sociali. La stabilità garantita da questo disegno, pur nelle sue limitazioni, rappresenta una pietra miliare nel continuo percorso di miglioramento del sistema delle pensioni italiane.