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Opportunità di regolarizzazione con avvisi bonari

Opportunità di regolarizzazione con avvisi bonari
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Gli avvisi bonari permettono di sanare posizioni fiscali con sanzioni ridotte. Scopri come sfruttare questa opzione per evitare accertamenti più costosi.

Opportunità di regolarizzazione con avvisi bonari
Photo by ApexDigitalAgency – Pixabay

Il tempo stringe rapidamente e con esso si avvicina la fine del 2024. Nonostante questo, resta poco spazio per tirare un sospiro di sollievo: i giorni di pausa per gli avvisi bonari emessi dall’Agenzia delle Entrate stanno per esaurirsi. Da quest’anno, infatti, le notifiche non possono essere recapitate nei mesi di agosto e dicembre, a meno che non si verifichino particolari circostanze che richiedano un’eccezione.

Gli avvisi bonari, a cosa prestare attenzione?

Nel panorama fiscale italiano, la regola generale prevede una pausa per gli avvisi bonari in specifici mesi dell’anno. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito, attraverso la Circolare n. 9/E del 2024, le situazioni in cui la pausa può non essere rispettata. In casi di urgenza e indifferibilità, come quando c’è rischio di prescrizione o decadenza, la notifica può avvenire a dicembre. Situazioni critiche includono anche quelle dove è essenziale inviare informazioni di reato, ai sensi dell’articolo 331 del codice di procedura penale, oppure per comunicare ai soggetti in procedure concorsuali per garantirsi la tempestiva insinuazione nel passivo.

Essere pronti a ricevere un avviso bonario

Per i contribuenti sotto l’occhio vigile del fisco, l’arrivo di un avviso bonario spesso rappresenta una campanella d’allarme, essendo il preludio a possibili azioni di recupero più formali. Ciò nonostante, questi documenti offrono anche una via d’uscita meno onerosa: consentono di regolarizzare la propria posizione con sanzioni contenute rispetto a quelle derivanti da un accertamento formale. La risposta non dovrebbe quindi essere di panico, ma di controllo. Verificate la legittimità della somma reclamata, e qualora risulti dovuta, provvedere al pagamento può ridurre le sanzioni costose del futuro.

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Un riepilogo vitale

Da quest’anno, i mesi di agosto e dicembre vedono una sospensione degli avvisi bonari, ma con deroghe laddove il mancato invio metta a rischio la possibilità di riscuotere le dovute somme nei termini di legge. Situazioni estreme giustificano l’interruzione della pausa per assicurare che le somme non diventino inesigibili. Inoltre, gli avvisi bonari offrono ai contribuenti una chance di sistemare debiti con sanzioni favorevoli, opportunità che non dovrebbe essere ignorata per evitare guai maggiori.