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Pensioni 2025: andare in pensione a 64 anni è possibile?

Pensioni 2025: andare in pensione a 64 anni è possibile?
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Scopri come anticipare il ritiro dal lavoro grazie a strategie intelligenti per raggiungere la pensione a 64 anni nel 2025.

Pensioni 2025: andare in pensione a 64 anni è possibile?
Photo by stevepb – Pixabay

Ogni giorno numerosi lettori si interrogano sulle possibilità di pensionamento anticipato per il 2025 e su come lasciare il lavoro prima di 67 anni. Una domanda legittima, soprattutto per coloro che vedono questa meta ancora distante. Tuttavia, è importante ricordare che l’età pensionabile è destinata a riallinearsi con l’aspettativa di vita. Quindi, è possibile che l’uscita dal mondo del lavoro si concretizzi già a 64 anni per alcuni fortunati.

Pensione anticipata contributiva

La pensione anticipata contributiva rappresenta un’opzione praticabile e persiste nel 2025 come soluzione strutturale. Tuttavia, non si ottiene immediatamente dopo il raggiungimento dei requisiti, bensì dopo un’attesa di tre mesi. Essa richiede un minimo di 20 anni di contributi, quindi consente un’uscita anticipata rispetto alla pensione di vecchiaia, solitamente fissata a 67 anni, senza necessitare dei 40 anni di versamenti richiesti da altre opzioni di pensionamento anticipato.

Per le donne che hanno avuto figli, questo scenario è ancora più conveniente. Infatti, esistono sconti che riducono ulteriormente l’età minima, diminuendo di quattro mesi per figlio fino a un totale di 16 mesi. Così, una madre potrebbe uscire dal mondo del lavoro significativamente prima rispetto ai suoi colleghi senza figli.

Superare le soglie economiche: come raggiungere una pensione adeguata

A questo punto, emerge un altro criterio fondamentale: l’importo minimo della pensione. Per gli uomini e le donne senza figli, il pensionamento è possibile solo con un assegno pari a tre volte l’importo sociale, il che nel 2025 si traduce in una pensione di almeno 1.616 euro al mese. Per le donne con un figlio, la soglia scende a 2,8 volte, ovvero 1.508 euro mensili, e ancora più giù, a 2,6 volte, per chi ha più figli, con un minimo di 1.400 euro.

Pertanto, solo coloro che hanno accumulato un robusto montante contributivo di circa 450.000 euro possono sperare in un assegno pensionistico che raggiunga tali cifre, necessitando di stipendi annuali superiori a 50.000 euro per gran parte della loro carriera lavorativa.

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Tre strategie vincenti per il pensionamento a 64 Anni

Le normative vigenti offrono alcune strategie per superare le soglie pensionistiche. In primo luogo, le donne che hanno avuto figli possono richiedere all’INPS un calcolo della pensione più favorevole utilizzando il coefficiente di trasformazione ad età più avanzate. Per due o più figli, ad esempio, è possibile applicare il coefficiente di 66 anni già a 64 anni.

In secondo luogo, la cosiddetta “Pace Contributiva” permette di riscattare fino a cinque anni di contributi per quanti non hanno versamenti precedenti al 1996. Questi possono essere utilizzati non solo per raggiungere i 20 anni di contributi richiesti, ma anche per ottenere un importo più elevato della pensione.

Infine, chi ha contribuito all’integrazione previdenziale può indicare all’INPS di utilizzare la rendita della pensione complementare per soddisfare l’importo minimo richiesto. Così facendo, si può unire il rateo mensile di questa rendita alla pensione ordinaria per superare facilmente la soglia minima.

In definitiva, è possibile aggirare gli ostacoli e guadagnarsi una pensione anticipata a 64 anni sfruttando sconti per i figli, riscatti contributivi e previdenza integrativa.